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[Pc] Aion: The Tower of Eternity

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NeoDevil
view post Posted on 13/8/2009, 10:14




Genere: Gioco di ruolo
Produttore: NCSoft
Distributore: CiDiverte
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Data uscita: 25 Settembre 2009

E' già da qualche anno che in ambito Pc si assiste ad una massiccia uscita di giochi di ruolo on-line, tutti molto promettenti nelle premesse, ma che quasi sempre, a conti fatti, non riescono nemmeno a scalfire il trono di Blizzard e del suo World of Warcraft, che dal 2005 domina la scena dei mmorpg. Quest'anno tocca ad un nuovo concorrente scendere in lizza, anche se tanto nuovo non è: Aion è un titolo che arriva in occidente a più di un anno dall'uscita orientale ed è programmato da NCSoft, una casa con alle spalle un'enorme esperienza in materia e titoli di successo come Lineage II e Guild Wars. Non per nulla la closed beta, resa disponibile durante l'estate a tutti coloro che hanno preordinato il titolo, risulta eccezionalmente stabile, cosa mai riscontrata nelle beta di altri titoli usciti in precedenza.

L'eterna lotta tra bene e male
A differenza di Age of Conan e Warhammer on-line, Aion non può contare su una licenza altisonante che attiri gli appassionati a prescindere, ma nonostante questo ha molte altre frecce al suo arco. Di sicuro il titolo NCSoft non punta a rivoluzionare il mondo dei mmorpg, preferendo piuttosto pescare a piene mani da quanto di valido si è visto finora nelle decine di titoli usciti, miscelando sapientemente il tutto per ottenere un risultato magari non innovativo, ma ben bilanciato e decisamente invitante per tutti gli appassionati che cerchino un'alternativa a titoli ormai completamente sviscerati in ogni aspetto.
Il primo elemento con cui si viene in contatto non appena avviato il gioco è l'eccezionale editor di gioco. Aion permette al giocatore di scegliere tra le classiche due fazioni in contrasto tra loro, ognuna delle quali è rappresentata da una singola razza: gli Elyos sono letteralmente gli angeli della nostra tradizione, dal portamento fiero, bellissimi nell'aspetto e dotati di candide ali. Gli Asmodian sono angeli decaduti, dall'aspetto ferale, dotati di coda, artigli a mani e piedi e di un paio di ali nere. Esiste poi una terza fazione, i Balaur, che però non è giocabile direttamente, ma funge da terzo incomodo durante le sessioni in PvP.
La presenza di due sole razze giocabili farebbe pensare ad un grosso limite del prodotto, ma è a questo punto che entra in gioco il sopracitato Editor, molto più simile a quelli che siamo abituati a vedere in un gioco off-line. In Aion è possibile intervenire in ogni aspetto del proprio personaggio, in maniera radicale: una volta scelti razza e sesso, sarà possibile modificare ogni minimo particolare del volto e del corpo. La grandezza degli occhi, la loro inclinazione, la dimensione di naso e mento, il tipo di orecchie, spessore e lunghezza del collo, ampiezza del petto, delle spalle, delle gambe... persino le dimensioni di piedi e mani possono essere modificati. Senza contare un impressionante set di capigliature e – cosa insolita in un mmorpg – la possibilità di determinare anche l'altezza dei pg. Durante la closed beta si è visto girare di tutto: splendide pin-up, giganti longilinei, nani massicci, esili creaturine, cloni di Michael Jackson... davvero stupefacente.
Le classi tra cui scegliere sono quattro (guerriero, ranger, mago e chierico, le stesse indipendentemente dalla fazione scelta) ciascuna delle quali ben presto si ramificherà in due diverse specializzazioni, portando ad otto le scelte esperibili. Al momento, con poche ore di gioco alle spalle, è difficile dare una valutazione: di certo c'è che i programmatori promettono un attento bilanciamento delle stesse, in modo da renderle al contempo uniche ed interdipendenti.

Classico ma con stile
Una volta entrati in-game ci si trova immediatamente a proprio agio: il gameplay delle prime fasi, che funge da inevitabile tutorial, è simile a quello di tutti i mmorpg finora usciti. Immerso nel consueto paesaggio bucolico, il nostro personaggio dovrà collezionare quest e portarle a compimento, per guadagnare esperienza e denaro. Di positivo si notano subito livelli ben studiati, abbastanza ampi e vari ma non al punto da rendere noioso lo spostamento a piedi da una parte all'altra. Da notare come sia possibile accumulare esperienza non solo uccidendo nemici e completando quest, ma anche raccogliendo erbe o minerali dal terreno di gioco; tuttavia ogni volta che si muore parte dei punti accumulati vanno persi e l'unico modo per ripristinarli è pagare una salatissima “penale”.
Fin da subito Aion presenta un comodo sistema di suggerimenti che permette al giocatore di individuare immediatamente la zona in cui operare per completare una missione, evitando inutili perdite di tempo. L'interfaccia di gioco è standard ed una barra nella parte inferiore dello schermo racchiude comandi ed azioni, mentre una mini mappa aiuta nell'orientamento.
Le quest sono di due tipi: facoltative ed obbligatorie. Queste ultime rappresentano una sorta di trama portante, incentrata sul personaggio impersonato dal giocatore e con tanto di filmati in-game dedicati. Completando queste missioni, in genere più articolate delle altre, si progredisce nel gioco e si apprendono maggiori informazioni sulla carriera intrapresa. Ad esempio nei primi livelli ci viene richiesto di seguire il cammino che ci porterà a diventare Daeva, e ad acquisire la capacità ad usare le ali.
Le ali, oltre a rappresentare il tratto distintivo di Aion, fungono anche da vera e propria cavalcatura, permettendo di spostarsi velocemente, oltre che ovviamente di raggiungere luoghi sopraelevati o di combattere in aria; inizialmente comunque la durata del volo è molto limitata, ma la stessa potrà essere in seguito allungata grazie ad appositi item o acquisendo nuovi tipi di ali. Padroneggiare il volo potrà creare qualche problema, almeno all'inizio, ma non risulta tanto diverso – ad esempio – del nuotare in acqua a WoW: l'importante è non dimenticarsi di tornare a terra prima che il tempo a disposizione si esaurisca e le ali scompaiano...
Gli spostamenti nel mondo di Aion avvengono prevalentemente a piedi e volando, anche se almeno nei primi livelli molte zone sono interdette al volo; è possibile comunque avvalersi anche di trasporti magici (l'equivalente dei grifoni di WoW) per le brevi distanze, oppure di teletrasporti per quando si cambia piano.
Come consuetudine nei giochi di ruolo, ogni personaggio indossa un equipaggiamento specifico per la sua classe, che conferisce determinati vantaggi alle sue caratteristiche e che può potenziare o sostituire avanzando nel gioco, grazie ai drop dei nemici abbattuti, alle ricompense per le missioni o ai negozi. Inoltre diversi oggetti hanno appositi slot di potenziamento, in cui inserire pietre o shard rilasciate sempre dai nemici sconfitti.
Ogni personaggio è dotato di attacchi fisici e magici, caratterizzati dalla possibilità di concatenazione: in pratica eseguire un certo attacco ne sbloccherà uno altrimenti non utilizzabile, dando vita a combo sempre più potenti. Si tratta di un sistema che garantisce buona varietà ai combattimenti, richiedendo sempre una certa attenzione da parte del giocatore: le abilità sono infatti variamente intercambiabili tra loro, ma gli effetti di una determinata combo variano a seconda dell'avversario che ci si trova davanti, richiedendo al giocatore una continua sperimentazione e non la meccanica pressione di tasti.

Arte orientale
Tecnicamente parlando, NCSoft ha ricercato un giusto compromesso tra qualità grafica e risorse richieste, utilizzando il motore CryEngine (lo stesso di Far Cry) per realizzare un universo da sogno che al contempo riesca a girare anche su sistemi meno performanti. Abbiamo testato personalmente il client su sistemi di medio livello (un dual core con una 9800GT ed un quad core con una 9500GS) e girava al massimo dettaglio senza problemi. Pur trattandosi di una closed beta, inoltre, Aion appare già stabile, senza bug né problemi di lag. Merito sicuramente del fatto che il gioco è disponibile già da un anno in oriente, ed è quindi stato testato a dovere, al punto che la versione che arriverà in Europa a settembre 2009 conterrà già la recentissima patch 1.5.
Graficamente il gioco svela da subito la sua matrice coreana, con personaggi e paesaggi che ricordano molto da vicino la mitologia tipica dei JRPG alla Final Fantasy piuttosto che quella alla Dungeons and Dragons. Le ambientazioni disponibili nella beta sono comprensibilmente bucoliche, ma caratterizzate da ardite architetture, naturali o meno, così come stupefacenti appaiono le enormi capitali delle due fazioni, Sanctum e Pandemonium. Sono stati introdotti sia l'alternanza di giorno e notte (che però non pare collegata all'ora reale, come in WoW), sia i fenomeni atmosferici.
I personaggi iniziali, indipendentemente dalla fazione, sono bellissimi e dalle chiare fattezze orientali, ma grazie all'editor con un po' di pazienza è possibile intervenire sui tratti fisionomici fino a stravolgerli. La cura riposta dagli sviluppatori è immediatamente evidente: oltre alla bellezza fisica dei personaggi, le loro movenze sono decisamente convincenti e caratterizzano alla perfezione le due razze presenti (gli Asmodian hanno un passo decisamente più ferino rispetto agli Elyos). Inoltre ogni attacco, ogni incantesimo gode di movenze ed effetti speciali unici, a tutto vantaggio della varietà visiva negli scontri, che si integra alla perfezione col già citato sistema di chain. Addirittura sono state implementate animazioni differenti a seconda di dove lasceremo il nostro personaggio in “stand by”: basta rimanere fermi qualche secondo a bagno in uno stagno e vedremo il pg giocare con l'acqua o cercare di afferrare un pesce a mani nude. In una giornata di pioggia si coprirà con una foglia gigante, mentre se l'ambientazione è particolarmente afosa lo vedremo farsi aria con un ventaglio: si tratta di aggiunte marginali nell'economia di gioco, ma che denotano la cura riposta dagli sviluppatori.
Un plauso va anche agli abiti ed alle armature, incredibilmente vari e dettagliati, modellati con gusto tipicamente orientale e che paiono finalmente davvero indossati dai personaggi, e non semplici textures colorate attaccate innaturalmente sui modelli. Inoltre ai livelli avanzati sarà possibile trasferire le caratteristiche degli equip più potenti, permettendo al giocatore di vestire il proprio pg come meglio crede, senza perdere le statistiche degli item più potenti.

Nelle intenzioni della NCSoft, Aion garantirà in eguale misura soddisfacenti esperienze sia in ambito PvP che PvE: il secondo aspetto è già ampiamente sperimentabile nella beta, sia dal punto di vista di risoluzione delle quest, che di sviluppo delle professioni. A tal proposito oltre a negozi e auction house, sarà possibile anche vendere direttamente i propri prodotti, aprendo delle vere e proprie bancarelle ovunque ci si trovi (ma prevedibilmente tali operazioni tenderanno a concentrarsi in specifiche aree delle due enormi capitali Elyos e Asmodian).
Per quanto riguarda l'esperienza PvP, questa prende corpo solo a livelli più avanzati e verrà vissuta in più di una maniera: ad esempio si potrà andare a "questare" nei territori della fazione rivale, con alta probabilità di fare brutti incontri, o ancora sarà possibile incontrare gli odiati rivali in istance appositamente predisposte. Ma il culmine dell'esperienza PvP è rappresentato dall'Abyss, una terra di nessuno a metà strada tra i territori degli Elyos e quelle degli Asmodian, sul quale le due fazioni si scontrano continuamente, contendendosi il possesso di varie fortezze, il cui controllo è talvolta prerequisito essenziali per prendere parte a speciali istance.


http://www.spaziogames.it/index.aspx
 
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