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Cosplay in Giappone, Come viene vissuto questo fenomeno nel paese del Sol Levante.

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NeoDevil
view post Posted on 1/11/2010, 16:44




Cosplay e Cosplayer oggi


Se in un primo momento i personaggi prediletti dai cosplayers sono stati indubbiamente gli eroi degli anime, con l'evoluzione dei tempi e dei gusti, nonché un non trascurabile ricambio generazionale, le scelte si sono diversificate e ampliate inglobando nell'accezione stessa del termine numerose categorie e generi di costumi prima decisamente trascurate.
Per rendersi conto di questo basta visionare alcuni reportage delle ultime fiere della capitale giapponese dove, a farla da padrone sono in gran parte i protagonisti di videogiochi, specie di recente produzione (uno per tutti: la sconfinata saga di Final Fantasy), ma può capitare d'imbattersi molto spesso anche in protagonisti di pellicole di gran successo commerciale come ad esempio il recente "La Maledizione della prima luna", "Matrix", "Il Signore degli Anelli", ecc..., nonché in alcuni personaggi di quelle serie definite, coram populo, "evergreen": è il caso delle ben note Guerriere Sailor, piuttosto che dei famosi Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seya) o di personaggi che hanno subito un accattivante restyling entrando prepotentemente di nuovo nella classifica di gradimento nonché nell'immaginario collettivo dei cosplayer, vedi ad esempio serie come Cutey Honey Flash, vecchio successo nagaiano, e di altre ancora. Molto di tendenza è anche la branca del cosplay che abbraccia la tipologia "J-rock" -e taluni cosplayers sono specializzati unicamente su tale genere-, ovvero vestire i panni di numerosi Idol del rock giapponese, personaggi spesso molto gotici e noir sia nell'abbigliamento che nei vistosi trucchi del viso, tra cui spiccano i Malice Mizer.

Crossplay


Altro interessante elemento che caratterizza le cosplayer dagli occhi a mandorla è quello di interpretare spesso ruoli maschili di personaggi belli ed effeminati, che proprio per questo, si prestano ad un'ottima messa in scena da parte delle fanciulle; i più gettonati, oltre ai succitati santi di Atena, sono Grifis il comandante della squadra dei falchi nel manga di Berserk e un nutrito stuolo di cattivi di serie robotiche, prettamente maschili, che però annoverano tra le schiere dei cattivi il classico bello e dannato.
Questo scambio di ruoli ovvero quando una ragazza veste i panni di un ragazzo e viceversa è detto Crossplay.

Posso farti una foto?


Elemento che lascia basiti i gaijin, -ovvero gli stranieri- che si avventurano in una di queste manifestazioni, è il fatto che, contrariamente di quanto accada da noi, non si possono fotografare liberamente i cosplayers presenti, e ci sono addetti alla sicurezza che controllano appositamente perché questo non si verifichi; solo quando il cosplayer assume una determinata posa -di solito confacente al suo personaggio- allora viene dato il via libera e centinaia di scatti "obbligano" il soggetto a restare in posa anche diversi minuti!

Niente gare, siamo giapponesi...


Altro elemento assente nelle convention del Sol Levante è quello della competizione; non ci sono gare in cui si decretino vincitori per qualsivoglia categoria, ma semplicemente i cosplayer si limitano a posare per scatti tra di loro e con i fotografi. Più che cosplay, si potrebbe definire 'cos-photo'. L'aspetto "player" è del tutto assente nei raduni nipponici, anche se ora, grazie al World Cosplay Summit qualcosa si sta muovendo anche in questa direzione.

Perché lo fai?


Concludendo direi che non c'è quindi nessun elemento gratificante né in denaro, né premi di qualsiasi tipo che induca o invogli i cosplayers a realizzarsi costumi dispendiosi per cui impegnare tempo e costi non indifferenti, ma solo tanta tanta passione verso il cosplay stesso e lo spirito di sano esibizionismo che lo governa.

Inoltre non va dimenticato, che sul territorio nipponico sono diffusi numerosi negozi dedicati essenzialmente al cosplay, che riproducono fedelmente costumi e oggettistica di molti dei personaggi che vanno per la maggiore, che effettuano vendite anche tramite internet, sebbene i loro costi, almeno per noi occidentali, siano piuttosto proibitivi. Tra i più famosi senza dubbio la catena dei Cospa-Shop, affiliata alla ben nota marca Maple Wigs per la sezione parrucche.

Per citare un vecchio slogan...Provare per credere!

Fonte: www.cosplayplanet.net/
 
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